martedì 19 gennaio 2010

A tutti,ciao.

Shutruk Nahunte. Ai più questo nome non dirà nulla,tranne che a qualche cinefilo. ShutrukNaunte:sovrano delle terre di Elan che devastò gran parte della Babilonia,fregiandosi di essere riuscito a conquistare ciò che ai giorni nostri può essere considerata una reliquia: la tavola con inciso il codice di Hammurabi. Shutruk Nahunte:sicuramente un grande condottiero. Shutruk Nahunte: per la storia esso non esiste. A volte rifletto su quanti nomi la storia e l umanità abbiano dimenticato. La storia la scrivono i vincitori, si dice. E forse la più grande vittoria sta nel fatto di avere la possibilità di cancellare ,similmente ad una bomba nucleare, un intera generazione dalla coscienza dello spirito universale,dalla storia. E’ partendo da questa premessa che non posso fare altro che lodare grandi popolazioni, sicuramente governate da grandi spiriti, che, pur uscendo sconfitte dallo scontro con le difficoltà della convivenza su questa piccola roccia chiamata Terra, sono riuscite a marchiare a fuoco la loro esistenza nella storia come fosse la pezzata chiappa di un bovino. Col senno di poi posso dire che non c’e’ differenza tra vincitori e vinti quando entrambi vengono riportati sui libri di storia. Entrambi sono riusciti a raggiungere lo scopo che la natura impone all’ uomo:perpetuarsi. Il singolo ha l obbligo morale di perpetuarsi mediante il lascito ereditario dei suo geni,un lasciato che non può essere rifiutato in nessun caso dai discendenti. Il popolo,un popolo ha l obbligo morale di perpetuarsi mediante la conservazione delle proprie esperienze e dei propri errori da lasciare in eredità alle generazioni future. Quale guaio sarebbe se mai venissero dimenticate le orrende gesta della Germania nazista. Quale limite al progresso dell umanità sarebbe accettare il capitalismo come ultima forma di sviluppo. Egoisticamente cerco dunque di raggiungere da solo lo scopo che un intero popolo ,inteso come ente, deve a mio parere raggiungere. Di certo oggi non dovrò scontrarmi ,in termini letterali, con nessuno perchè nessuno più minaccia il mio spazio vitale,fors’ anche perché ad una restringimento dei bisogni intellettuali causato dalla modernità,dalla routine e dalla massificazione si è accompagnato un restringimento del bisogno inerente allo spazio vitale. Paradossalmente dunque potrebbe accadere che ad un aumento della popolazione mondiale corrisponda un ulteriore aumento dello spazio disponibile. Spazio per la mente se non altro. Raggiungere da solo cio che un popolo deve ottenere,dicevo : rimembranza. Riuscire a imprimere qualcosa di me nella coscienza altrui. Riuscire da fallito,perdente e vinto dalla storia -quale qualsiasi uomo atavicamente è - a comunicare. E quale mezzo migliore oggigiorno si potrebbe scegliere se non quello di un blog? La mia anima romantica,malinconica e spesso melodrammatica che,se raggiungo lo scopo,imparerete a conoscere, ripudia strumenti cosi freddi e distanzianti derivanti dalla telematicità malgrado ad essi si accompagni un altissimo grado di diffusione e dunque una percentuale di coinvolgimento ,almeno in potenza elevatissima. Preferisco di gran lunga l intimità dell inchiostro e delle sue sbavature sulle mie mani. Tra interventi ,interessati o meno,interessanti o meno,commenti e battute di spirito che spero la mia spontaneità riesca a produrre vorrei condividere con tutti i lettori,e con il mio alterego telematico (o forse non solo telematico ma della coscienza) i miei pensieri o stralci di essi in modo tale da instillare in ognuno di voi,cari lettori, un po di me,un po di noi.Nasce oggi Bifacciale:un strumento che potrebbe battere la storia, per riabilitare il nome di Shutruk Nahunte.
A presto.

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