lunedì 1 febbraio 2010

Imprimi

“Impara a ricordare. Quando hai la sensazione di vivere un momento irripetibile fermati ,dilata il tempo. Guardati attorno e ammira il paesaggio se c’è ne uno che ti si apre agli occhi. Nota tutti i particolari e abbellisci con la fantasia cio che ti sembra inappropriato ,grigio, inadatto ad un momento colorato. Fai sgorgare con la mente l acqua da una fontana secca da anni, tramuta il vociare del sottobosco umano in musica soave. Poi guardala. Guardale di nascosto gli occhi,non fartene accorgere. Guardala. Misura l angolo di curvatura delle sue labbra durante un sorriso improvviso e eleggi cio che ottieni a velocità limite della materia. Ti accorgerai che quel valore supera sempre quello della velocità della luce. Guardala. E’ lei che colora tutto. Tu,al massimo, puoi sfumare. Impara a ricordare. Imparalo adesso,fin quando sarai talmente solo da non accorgerti di essere lucido. Impara adesso prima che ,anche per te ,arrivi il tempo della catatonia. Quando la mattina ti svegli e sbadigli,imprimi. Quando impugni un cucchiaio,imprimi. Quando sei triste,imprimi. Quando respiri,imprimi. Imprimi nella tua mente le sensazioni che senti quando compi i piu rituali gesti che possono riempire una giornata,una vita. Imprimili;potrebbero non ritornare più. Scatta ogni giorno una fotografia mentale della tua essenza. Sarai cosi in grado ,tenendola sotto controllo giorno per giorno, di cogliere il momento esatto in cui la tua banalità ti sta abbandonando. Sarai in grado di indicare esattamente il momento in cui puoi decidere di tornare indietro ,o di stare fermo li dove sei arrivato, se vuoi. Tieni sotto controllo te stesso e la tua prevedibilità. Non dare mai nulla per scontato,non darti per scontato ma sii scontato. Non vestirti mai a festa ed erigi un santuario ai tuoi jeans sgualciti. Malgrado io abbia piu del doppio della tua età credo non ci sia nulla che io possa veramente insegnarti. Non posso insegnarti come affrontare la vita:ne sono uscito sconfitto. Non te lo insegnerei in ogni caso;sbagliare da soli e rimanere delusi è tremendamente e pateticamente divertente; nel circo della vita,tra trapezisti e domatori, serve sempre un clown patetico che come unico sollazzo ha il dubbio riguardante l occhio sotto il quale abbozzare la lacrima. Non posso insegnarti nulla, dicevo, ma posso darti un consiglio e augurarti qualcosa. Ti consiglio di non cambiare mai,per quanto pessimo tu sia. La natura ci omaggia con l equilibrio. E non mi riferisco a quell‘equilibrio,squisitamente artistico ed inesistente, grazie al quale chi ne è dotato riesce sempre a prendere la decisione giusta. Mi riferisco a quell’ equilibrio che ci mantiene vivi,ci mantiene in noi, ci permette di godere dei doni e delle privazioni della vita. Cosi come la natura ce ne fa gratuitamente dono parimenti concede ad una determinata persona la capacità di sconvolgerci,di sovraccaricare uno dei piatti della bilancia della nostra vita con diafana leggerezza che tuttavia non riusciamo a reggere. Questa persona ha un nome ben preciso: Lei,la persona giusta. Ecco dunque il mio augurio: ti auguro di non incontrarla mai,in nessun momento della tua vita,giusto o sbagliato che sia. Quale bene maggiore potrebbe esserci di quello derivante dal casuale incrocio dei fili che intrappolano la nostra vita con quelli che sorreggono la vita di chi ,da mosca intrappolata in una tela di ragno, ci farebbe sentire forti come la quercia dove di solito la tela si dispiega?...La domanda è retorica ovviamente ,mio caro. Retorica non perché abbia una risposta scontata ma perché per darne una di risposta servirebbe un grande paroliere,qualcuno in grado di mascherare la verità con le parole. E la verità è che non dovremmo mai essere cosi felici, di quella felicità che solo chi può portare squilibrio nella nostra vita può donarci. La felicità è una ricerca,squilibrio per eccellenza. Quanto egoismo è connaturato alla volontà di completezza? Non completiamo mai l'altro,ma completiamo sempre noi stessi. Riuscirai mai a ritornare alla tua originaria natura qualora,per qualsiasi motivo, la tela si spezzi? Ricorderai com’ era dimenarsi tra i grovigli della vita senza aver qualcuno di cui preoccuparsi ,o verso cui rivolgere lo sguardo, per evitare di aggrovigliare maggiormente la sua matassa sbrogliando la tua? Ci riuscirai?...No. E stavolta retorica e scontata è la risposta. L incontro è un male,come lo è la naturale inclinazione dell’ uomo alla socialità. Chiunque incroci il nostro cammino lascia,il più delle volte inconsapevolmente, un segno indelebile dentro di noi;segno che noi rimuoviamo solamente dalla coscienza pratica della nostra vita,quella utile a sopravvivere, ma che stipiamo nel nostro subconscio. In un qualunque martedi pomeriggio lo sguardo di una donna che cammina per la tua stessa strada ti sconvolge. Ti distrae,desertifica la tua mente e ne fa colonia per un'unica e solitaria oasi di monotematicità. Il piu delle volte quella donna nemmeno si accorge di esserti passata accanto. Immagina che ,invece di passarti accanto con noncuranza, quella donna,una qualsiasi donna entri nella tua vita con piglio sicuro,condotta dalla tua stessa mano. Cosa succederebbe?..Beh,la risposta è semplice: il più delle volte nulla. Semplicemente nulla,perché il più delle volte quella donna non è Lei,te ne accorgi subito. E allora puoi sbizzarrirti fingendo di cambiare,fingendoti appassionato,diverso,immemore di come ,quanto e quando eri mosca. Dentro di te saprai che hai solo smesso di ronzare.Io mi accorsi subito di Lei. Non sentii ne campane,ne cinguettii. L aria non si colorò e il tempo non accelerò ne decelerò . Questi sono solo finti effetti mutuati da non si sa quale originario romanzo d amore da quattro soldi. Lei. Lei cancellò la mia memoria e ,con essa, la capacità di ricordare. Dimentichi immediatamente com’ eri prima di Lei. Perdi la capacità naturale di imprimere nella tua mente qualsiasi cosa. Perdi. Perdi in partenza. Inizi immediatamente col rincorrere qualcosa che, solo in un primo momento credi essere Lei,per poi accorgerti essere il ricordo di te prima di Lei o peggio ancora il ricordo di voi. E’ un bene? LA risposta a questa domanda ognuno la trova dentro di se,perdonami la banalità. Ti auguro di non incontrare mai la persona giusta. Ma se la incontri,allora, guardale di nascosto gli occhi,non fartene accorgere …”

Non aveva ascoltato nemmeno una di quelle parole che ,gli sembrava, gli rubassero ossigeno e pensieri. Era ovvio che il discorso sarebbe degenerato in una lunga e pletorica enumerazione delle cose da fare e da non fare,degli effetti fisici e mentali derivati dall incontro con chi,per un attimo e per errore,decide di scrostarsi di dosso la naturale e salutare voglia di rimanere da solo. Rispose,forse solo nella sua mente: “L ho già fatto,e se ne è accorta.”

1 commento:

  1. Riuscirà a superare la gabbia delle parole e decidere per sè? Oppure si agiterà tanto da invischiarsi ali e braccia nella trappola del ragno?

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